Berlusconi lunedì in tribunale Assisterà all'interrogatorio di Mills


Il premier è imputato per corruzione in atti giudiziari. Il legale inglese sarà in videoconferenza da Londra

Gli avvocati del premier, Niccolò Ghedini e  Piero Longo (Fotogramma)
Gli avvocati del premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo (Fotogramma)
MILANO - Lunedì Silvio Berlusconi assisterà in aula a Milano all'interrogatorio, in videoconferenza da Londra, dell'avvocato inglese David Mills. Lo hanno fatto sapere i legali del premier, impegnati sabato nell'udienza sul caso Ruby. Nel processo Mills, il Cavaliere è accusato di corruzione in atti giudiziari per aver "comprato" con 600mila dollari testimonianze a lui favorevoli da parte del legale inglese nei due processi All Iberian e per tangenti alla guardia di finanza.
TESTE O IMPUTATO? - Lunedì, prima che David Mills inizi a deporre in videconferenza da Londra, i giudici della decima sezione penale dovranno decidere se sentirlo investe di testimone semplice o come teste-imputato di reato connesso. La sentenza che ha decreto la prescrizione per Mills, nei precedenti giudizi condannato a 4 anni e mezzo di reclusione, è da tempo definitiva. Se si considerasse solo questo aspetto Mills dovrebbe deporre come teste. Ma il legale d'affari britannico che inventò il sistema off-shore utilizzato anche da Fininvest è ancora coinvolto in due vicende giudiziarie: nel processo sui diritti tv di Mediaset Mills è imputato di riciclaggio; poi è indagato per falsa testimonianza in un'indagine della procura di Milano in relazione alla sua deposizione a Londra nel processo Sme. I giudici dovranno decidere se si tratta formalmente di fatti connessi con il procedimento a carico del premier che lunedì come hanno anticipato i suoi legali parteciperà all'udienza. Per farlo i giudici daranno prima la parola alle parti, poi si ritireranno in camera di consiglio per emettere l'apposita ordinanza. La deposizione di Mills da Londra quindi inizierà presumibilmente a metà mattinata.
CASO RUBY - Quanto al caso Ruby, processo in cui il premier deve rispondere di concussione e prostituzione minorile, i giudici milanesi decideranno il prossimo 23 novembre sulle richiesta di prova avanzate da accusa e difesa. Sabato gli avvocati Ghedini e Longo hanno depositato alcune memorie e pareri pro-veritate con i quali ritengo irrilevanti o chiedono di non ammettere alcune prove chieste dalla Procura inerenti alle liste dei testi, alle intercettazioni e conversazioni di cui era stata chiesta la trascrizione. L'udienza, nella quale Berlusconi non ha fatto valere il legittimo impedimento, è durata pochissimi minuti. I giudici hanno anche fissato un calendario di massima di udienze fino al maggio del 2012 al processo. Dopo quella del 23 novembre si tornerà in aula altre venti volte.