Quanti abitanti può sopportare il pianeta Terra?



                                                                           
"La nostra capacità di consumo è così tanto più elevata della capacità della Terra di produrre le risorse necessarie al nostrosostentamento, che una morte prematura prima o poi dovrà per forza di cose venire afarci visita."
Sembra la frase ad effetto dello iettatore mediatico di turno ma in realtà si tratta di un'affermazione fatta alla fine del XVIII secolo da Thomas Malthus in un saggio sul futuro dell'umanità: secondo l'autore la crescita incontrollata del genere umano non può che portare all'esaurimento di tutte le risorse del pianeta, alla fame, alle malattie.
Ma la Terra ha davvero un limite massimo di abitanti che può sopportare? E qual è questo limite?

Gli scienziati lo hanno calcolato in 9-10 miliardi di persone: questa stima si basa sulla capacità della biosfera di produrre risorse sufficienti alla soddisfazione dei bisogni di tutti. Il calcolo tiene conto della disponibilità di acqua potabile e della superficie coltivabile, ipotizzando che tutto il genere umano si converta a una dieta vegetariana.
In caso di sovrapoplazione infatti, grigliate, bistecche, insaccati e ragù rischierebbero di diventare un ricordo, perchè il pianeta non avrebbe risorse sufficienti per sfamare gli esseri umani e gli animali da carne. Dal punto di vista dell'efficienza alimentare quindi, allevare bestiame da carne non è affatto un vantaggioso. 
Secondo Edward O. Wilson, sociobiologo dell'Università di Harvard, la superficie coltivabile della Terra ammonterebbe a circa 3,5 miliardi di acri, equivalenti a una produzione di circa 2 miliardi di tonnellate di cereali con le quali si potrebbero sfamare non più di 10 miliardi di vegetariani.
Ma la stessa quantità di granaglie potrebbe soddisfare solo 2,5 miliardi di persone se queste seguissero una dieta ricca di carne come quella attualmente diffusa tra le popolazioni occidentali: gran parte dello stock di cibo sarebbe infatti destinato all'alimentazione di bovini, pollame e suini.
E quindi? Visto che il 31 ottobre la popolazione mondiale è arrivata ufficialmente a 7 miliardi, dobbiamo preoccuparci?
Secondo gli esperti no: anche se le proiezioni degli statistici affermano che il pianeta raggiungerà i 9 miliardi di individui entro il 2050 e i 10 miliardi entro il 2100, non è improbabile un repentino cambiamento di rotta nei prossimi anni.
Secondo le Nazioni Unite le famiglie stanno diventando sempre più piccole: "Dati empirici raccolti a partire da 1950 in oltre 230 paesi mostrano un calo nella fertilità" spiega ai media Gerhard Heilig, responsabile ONU per le stime sulla popolazione mondiale.
Il tasso di fertilità si sta assestando su valori molto simili al tasso di sostituzione. Come dire: il numero di bambini che nasce è appena sufficiente a rimpiazzare coloro che muoiono. E secondo Heiling, se questo trend dovesse confermarsi nel lungo periodo, la popolazione del pianeta potrebbe stabilizzarsi tra 9 e 10 miliardi di individui.